Lettere

Il Parlamento fermi i massacri

Lettere Domani, 13 febbraio, i parlamentari decideranno cosa fare per Gaza. L’appello della Fondazione PerugiAssisi: “Riportate l’Italia sulla via della legalità e del diritto”

Pubblicato 10 mesi fa

Domani, 13 febbraio, il Parlamento italiano tornerà ad occuparsi del massacro di innocenti in corso a Gaza.

L’agenda della Camera dei Deputati annuncia in modo burocratico che domani pomeriggio è previsto “l’esame delle mozioni Schlein ed altri n. 1-233, Francesco Silvestri ed altri n. 1-222, Rosato ed altri n. 1-234 e Faraone ed altri n. 1-236 concernenti iniziative in merito alla crisi in Medio Oriente”.

Con un sussulto di umanità e di responsabilità, in sintonia con la Costituzione, il diritto internazionale e la sentenza della Corte Internazionale di Giustizia, domani 13 febbraio 2024, i/le parlamentari hanno la responsabilità di riportare l’Italia sulla via della legalità e del diritto.

C’è da impedire il prossimo grande massacro, la prossima grande strage: la catastrofe di Rafah, dove oltre 600.000 bambini e le loro famiglie sono stati sfollati. “Altre migliaia di persone potrebbero morire a causa delle violenze o della mancanza di servizi essenziali e dell’ulteriore interruzione dell’assistenza umanitaria. Abbiamo bisogno che gli ultimi ospedali, i rifugi, i mercati e i sistemi idrici di Gaza rimangano in funzione. Senza di essi, la fame e le malattie saliranno alle stelle, portando via altre vite di bambini” (Catherine Russell, Direttrice UNICEF).

C’è da soccorrere due milioni di bambini, donne e uomini terrorizzati e “disumanizzati” da chi pretende di fare quello che vuole.

C’è da adottare tutte le misure necessarie per indurre Israele a rispettare la sentenza vincolante della Corte Internazionale di Giustizia del 26 gennaio 2024 impegnata nell’applicazione della “Convenzione sulla Prevenzione e la Punizione del Crimine di Genocidio” nella Striscia di Gaza.

C’è da mettere fine all’escalation della violenza contro i palestinesi della Cisgiordania.

C’è da fermare l’escalation delle guerre che si continuano a combattere nell’intera regione.

C’è da chiedere all’Onu l’immediato riconoscimento della Palestina come Stato membro delle Nazioni Unite.

C’è questo e molto altro da fare per un Parlamento, un Governo e un Paese che quest’anno ha anche assunto la presidenza del G7.

Quello che sta succedendo è intollerabile! Ogni parlamentare e ogni esponente politico è responsabile di quello che sta succedendo e deve impedire che il “flagello della guerra” continui a fare strage di vite umane, diritti e legalità.

La Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace invita cittadini e cittadine, organizzazioni della società civile ed enti locali a firmare l’Appello di Assisi e ad accrescere la pressione politica sul Parlamento.

Appello: http://www.perlapace.it/litalia-deve-dire-basta-firma-lappello/
Modulo per firmare: https://forms.gle/DaCznNK2EdZyVSDr6