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«La soluzione non è il castigo», lettera dal carcere di Torino

Lettere “Dignità è vivere in un Paese dove le carceri non siano sovraffollate e venga garantito il reinserimento sociale dei detenuti, che è anche la miglior garanzia di sicurezza”, Sergio Mattarella, […]

Pubblicato 10 mesi fa

“Dignità è vivere in un Paese dove le carceri non siano sovraffollate e venga garantito il reinserimento sociale dei detenuti, che è anche la miglior garanzia di sicurezza”, Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica, Febbraio 2022.

Sono passati due anni dagli applausi di tutti i parlamentari a questo “monito” del Presidente Mattarella, ma nulla è stato fatto dagli stessi parlamentari affinché venisse rispettata quella richiesta di “dignità” per i reclusi e garantita la “sicurezza” della società.

Se l’abolizione del carcere ai più appare un’utopia, la stessa costruzione di nuove carceri per “risolvere” il problema eterno del sovraffollamento e/o della recidiva è un’utopia, anzi è un’inutile modo per distrarre le persone e, come si dice, “buttare la palla in tribuna” senza assumere nessuna decisione.

Siamo le detenute del carcere di Torino, scriviamo questa lettera perché chiediamo che venga varata con urgenza una misura deflattiva: siamo più di 60mila, stipati in 47mila posti regolamentari e vorremmo da qui sostenere l’iniziativa non violenta di Rita Bernardini e Roberto Giachetti, per dare impulso alla proposta di legge di modifica della liberazione anticipata speciale e ordinamentale.

La nostra voce oltre le sbarre serve a richiamare l’attenzione di tutti, La soluzione non è più repressione o controllo sociale, la soluzione non è il castigo, ma rispettare la legittimità in questo non luogo, dove lo Stato stesso è in flagranza di reato, visto che non si rispettano diritti essenziali dell’essere umano.

Il sovraffollamento è fuorilegge: benzina sul fuoco in una situazione già esplosiva; vanifica la condizione di trattamento utile al reinserimento, quindi sbatterci in queste condizioni e in questo “tipo di galere” non servirà a nessuno, né per chi vota a destra, né per chi vota a sinistra.

Siate coraggiosi, gentilissimi politici, assumete il vostro compito anche per il tema del carcere. Liberazione anticipata speciale subito.

Seguono circa 70 firme di detenute