Lettere

Solidarietà con Agnieszka Holland

Lettere Dichiarazione di solidarietà con Agnieszka Holland dei partecipanti alla 26° Edizione del Sigillo della Pace del Comune di Firenze organizzata da Laboratorio Immagine Donna

Pubblicato circa un anno fa

Nel 2021, il dittatore bielorusso Aljaksandr Lukašenka ha offerto a persone in fuga dall’Afghanistan, Medio Oriente ed Africa la possibilità di raggiungere in aereo Minsk e, di là, l’Unione Europea attraverso la frontiera con la Polonia. Quella che poteva apparire la creazione di un cordone umanitario era in realtà una manovra strategica che mirava a destabilizzare il programma europeo di reinsediamento dei rifugiati. Le persone venivano trasportate direttamente nella zona di frontiera e fatte passare attraverso i fili spinati.

Il confine con la Bielorussia è popolato da grandi foreste e paludi, pericolosamente inospitale per i profughi che non conoscono né la zona né le lingue. Le guardie di frontiera polacche hanno ricevuto l’ordine di bloccare con metodi brutali ogni accesso e di respingere anche chi ha diritto di richiedere asilo: il governo ha apprestato la costruzione di un muro. La zona è stata dichiarata off limits e ogni accesso è stato precluso alla stampa e alla popolazione civile, pena pesanti sanzioni penali ed economiche. Le guardie bielorusse respingono i profughi con metodi altrettanto brutali.

Il film di Agnieszka Holland, Zielona granica, La frontiera verde, racconta di questa atroce odissea, della tragica fine delle illusioni sull’Europa dei rifugiati e a volte delle loro stesse vite, a causa dell’indifferenza o per mano stessa di alcune guardie di frontiera di entrambi i paesi.

Per tutti questi motivi la realizzazione del film è stata resa difficile fin dai suoi inizi e dal momento della sua presentazione a Venezia e a Toronto, ancor prima che il suo film potesse essere visto, la regista è stata oggetto di attacchi concentrici da parte delle massime autorità dello Stato polacco, una vera e propria campagna d’odio propagatasi ai social.

Agnieszka Holland ha sporto denuncia per diffamazione contro i commenti infamanti del Ministro della Giustizia Zbigniew Ziobro, che ha paragonato il suo film alla propaganda nazista anti-polacca. A Venezia, al momento del conferimento del Premio speciale della Giuria ha dichiarato: “I migranti muoiono. Qui in Europa. E non perché non abbiamo le risorse per aiutarli, ma perché non vogliamo”.

Il Laboratorio Immagine Donna di Firenze, lo scorso anno ha conferito il Sigillo della Pace ad Agnieszka Holland. Quest’anno, al termine della Tavola Rotonda “Chi è Antigone oggi?”, relatrici, relatori, partecipanti e pubblico, si dichiarano contrari ad ogni forma di censura e fermamente solidali con l’impegno di Agnieszka Holland a favore della verità e dei Diritti Umani. Esprimono piena solidarietà e chiedono la cessazione immediata di ogni forma di ostilità e minaccia contro di lei.