Cultura
L’intellettuale dalla parte dei diseredati
Ritratti In un libro uscito per Mimesis, a cura di Mariamargherita Scotti, la storia biografica e culturale del primogenito di Alberto, che rifiutò di dedicarsi all'impresa di famiglia
Giovanni Pirelli
Ritratti In un libro uscito per Mimesis, a cura di Mariamargherita Scotti, la storia biografica e culturale del primogenito di Alberto, che rifiutò di dedicarsi all'impresa di famiglia
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 29 agosto 2017
Nel 1946, all’indomani di una breve esperienza resistenziale in Val Chiavenna, il partigiano «Pioppo» si iscrisse al Psi. Il nuovo compagno non poteva passare inosservato: si trattava di Giovanni Pirelli, figlio primogenito di Alberto, erede predestinato di un impero industriale. Era nato nel 1918 e ventenne aveva scelto, ancora prima di laurearsi in Economia alla Bocconi, di restare nell’esercito al termine del servizio di leva negli alpini. Convinto quanto il padre, aveva aderito alla guerra fascista. Anche per lui la devastante esperienza bellica, fino alla ritirata di Russia, avrebbe innescato una presa di coscienza (documentata dal bel carteggio fra padre...