Internazionale
L’Iran disilluso dà un voto alla retorica
Reportage Dopo una campagna elettorale di slogan e promesse, domani gli iraniani scelgono il presidente: corsa ristretta al riformista Rouhani e il principialista Raisi. Rischio astensione tra i giovani, i più entusiasti di un’apertura che ancora non è sbocciata
Sostenitori dell'attuale presidente Rouhani – LaPresse
Reportage Dopo una campagna elettorale di slogan e promesse, domani gli iraniani scelgono il presidente: corsa ristretta al riformista Rouhani e il principialista Raisi. Rischio astensione tra i giovani, i più entusiasti di un’apertura che ancora non è sbocciata
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 18 maggio 2017
Giuliano BattistonTEHRAN
«No, non voterò. Perché dovrei farlo?». Siamo a due passi da uno degli ingressi laterali del labirintico bazar di Tehran, nei pressi della fermata Khayyam della metropolitana. È poco prima di pranzo. Le strade sono gremite di gente diretta al mercato. Qui, in una piccola sala da tè nascosta sotto un portico di mattoni, regnano invece calma e tranquillità. QUALCHE VECCHIO CHIACCHIERA con il vicino. I più giovani tengono la testa china sul telefonino. Ogni tanto alzano distrattamente lo sguardo sul televisore. Da giorni i programmi sono monopolizzati dal grande evento di domani, 19 maggio: le elezioni presidenziali. La contesa...