Internazionale
Meno armi e più libri. Gli studenti vogliono cambiare la Colombia
Reportage Gli universitari portano 400 mila persone in piazza contro i tagli all’istruzione. L’arte e la cultura come diritti civili e strumenti di lotta. Da Bogotà a Medellin, viaggio nel Paese che non si arrende alla destra e all’immaginario dei narcos
Il passaggio degli studenti in piazza Santander, nel campus dell’Universidad Nacional di Bogotà – Afp
Reportage Gli universitari portano 400 mila persone in piazza contro i tagli all’istruzione. L’arte e la cultura come diritti civili e strumenti di lotta. Da Bogotà a Medellin, viaggio nel Paese che non si arrende alla destra e all’immaginario dei narcos
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 20 ottobre 2018
Alessandro PortelliBOGOTÀ
Ufficialmente, la piazza centrale del grande campus dell’Universidad Nacional di Bogotà, in Colombia, si chiama piazza Santander, ma per tutti è piazza Che Guevara, dominata dall’icona del Che sulla parete dell’edificio principale. Oggi, 10 ottobre, è nereggiante di ombrelli. È uno dei punti di concentramento della grande manifestazione nazionale delle università contro i tagli all’istruzione. Si annuncia una giornata storica, scendono in strada tutti, gli studenti, i docenti, gli impiegati, persino i rettori delle università pubbliche; partecipano anche quelli delle università private (a Bogotà ce n’è una dietro ogni angolo di strada, da quelle qualificatissime e carissime alle cosiddette università-garage,...