Italia

Morire tra le mura di casa. Nel lockdown aumentano le richieste di aiuto

Tredici femminicidi nei primi due mesi dell'anno Non chiamatelo raptus. Non si tratta di un atto improvviso di follia, un momento in cui si è incapaci di comprendere che si sta togliendo la vita a una persona. […]

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 9 marzo 2021
Non chiamatelo raptus. Non si tratta di un atto improvviso di follia, un momento in cui si è incapaci di comprendere che si sta togliendo la vita a una persona. Ogni femminicidio è premeditato, programmato nei minimi particolari e soprattutto, spiega un dossier del Dipartimento di pubblica sicurezza del Viminale, anticipato da atti violenti, reati «spia» che dovrebbero suonare come altrettanti campanelli di allarme: atti persecutori, maltrattamenti contro familiari e conviventi, violenze sessuali ma anche psicologiche o economiche. Un crescendo che troppo spesso culmina in tragedia. Solo nei primi due mesi di quest’anno, secondo i dati del Servizio analisi criminale...

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