Internazionale
Msf: «Si vuole lasciarli sulle navi? Gli obblighi internazionali sono precisi»
Intervista a Michele Trainiti Medici Senza Frontiere: le partenze aumentano perché i trafficanti quest’anno sono più organizzati
soccorritori di Msf
Intervista a Michele Trainiti Medici Senza Frontiere: le partenze aumentano perché i trafficanti quest’anno sono più organizzati
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 29 giugno 2017
«È vero che c’è un sensibile aumento delle persone che si imbarcano dalla Libia, lo vediamo ogni giorno e era previsto, ma non è possibile non salvarli, ci sono obblighi internazionali precisi». Michele Trainiti è il coordinatore delle operazioni di ricerca e soccorso della nave Prudence di Msf, Medici Senza Frontiere. State vivendo un’emergenza sbarchi? Sì, numeri importanti. Del resto le stesse Nazioni Unite hanno segnalato da tempo che ci sono 250 mila persone nei centri di detenzione libici pronte a partire verso l’Europa. Se l’Italia chiudesse i porti all’attracco delle navi delle ong, cosa succederebbe? Non abbiamo nessun tipo...