Lavoro
Naspi in ritardo, disoccupata si dà fuoco in una sede Inps
Torino Concetta Candido aveva richiesto il sussidio in gennaio, ma l'istituto di previdenza l'ha riconosciuto solo a inizio giugno: prendendosi la bellezza di tre mesi e tre giorni per chiederle un certificato. Salva grazie a un immigrato. Parlano i birrai per cui aveva lavorato in precedenza: una esternalizzazione le aveva fatto perdere il posto
I soccorsi prestati alla donna che si è data fuoco in una sede dell'Inps di Torino
Torino Concetta Candido aveva richiesto il sussidio in gennaio, ma l'istituto di previdenza l'ha riconosciuto solo a inizio giugno: prendendosi la bellezza di tre mesi e tre giorni per chiederle un certificato. Salva grazie a un immigrato. Parlano i birrai per cui aveva lavorato in precedenza: una esternalizzazione le aveva fatto perdere il posto
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 28 giugno 2017
Una storia di povertà, indifferenza e burocrazia, «efficienza» sui costi, esternalizzazione e crisi economica. Concetta Candido è una donna di quarantasei anni che, nella sede dell’Inps di corso Giulio Cesare a Torino, ieri si è data fuoco di fronte agli occhi sbarrati dei pochi impiegati e dei molti in attesa come lei. A salvarla un giovane migrante marocchino, in coda anche lui come molti altri, che ha spento le fiamme con un estintore prontamente impugnato. LA STORIA DI CONCETTA inizia a Settimo Torinese, dove vive in una casa in affitto con il compagno, anche lui disoccupato. Una situazione difficile che...