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Al via il gioco americano dello “smerdatutto”
«Adesso si gioca a smerdatutto», dice Luther (Clint Eastwood). Celebre battuta, nella parte finale di Potere assoluto, un film sulla Washington degli intrighi loschi, della corruzione e dei ricatti, la […]
«Adesso si gioca a smerdatutto», dice Luther (Clint Eastwood). Celebre battuta, nella parte finale di Potere assoluto, un film sulla Washington degli intrighi loschi, della corruzione e dei ricatti, la […]
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 11 ottobre 2016
«Adesso si gioca a smerdatutto», dice Luther (Clint Eastwood). Celebre battuta, nella parte finale di Potere assoluto, un film sulla Washington degli intrighi loschi, della corruzione e dei ricatti, la capitale che molti americani considerano una sorta di Sodoma e Gomorra. Da abbattere. Molto più che antipolitica. È forse un caso se Clint Eastwood appoggia Trump? Anche a lui, come ai tanti altri americani che lo sostengono, appare come una sorta di Luther. The Donald è il giustiziere, il vendicatore di «Joe», l’americano bianco medio, il little guy, il piccolo uomo che ce l’ha con la politica, odia la famelica...