Internazionale

Netanyahu nega tutto ma rischia l’incriminazione

Netanyahu nega tutto ma rischia l’incriminazione

Israele Il premier ieri ha ribadito la sua versione del complotto di giornali e opposizione ma per lui si ipotizza il reato di appropriazione indebita. Intanto la Knesset approva in prima lettura la Legge Facebook per imporre la censura al gigante dei social

Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 4 gennaio 2017
Michele GiorgioGERUSALEMME
Si discute, in Israele e all’estero, della sorte di Benyamin Netanyahu interrogato lunedì sera, per tre ore, dalla polizia sui “doni”, con un valore di decine di migliaia di euro, che ha ricevuto da facoltosi uomini d’affari. E si ipotizza l’esistenza di un secondo filone di indagine, segreto e molto più inquietante, che potrebbe costringere il premier alle dimissioni. Netanyahu intanto è passato all’attacco. Ieri ha preso di mira la ”stampa investigativa” che a suo dire dovrebbe chiedergli scusa per i «lunghi anni di persecuzioni quotidiane contro me e i miei familiari». Si è riferito al giornalista televisivo Raviv Drucker...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi