Visioni
Per Alain Platel la vita è una fanfara
A teatro Nella nuova creatura del grande coreografo «En avant, marche!» a Torinodanza, al centro è il suono a dare il tempo e il respiro di una storia struggente fino alla commozione
una scana da En avant, marche! – foto Phile Deprez
A teatro Nella nuova creatura del grande coreografo «En avant, marche!» a Torinodanza, al centro è il suono a dare il tempo e il respiro di una storia struggente fino alla commozione
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 3 ottobre 2015
Gianfranco CapittaTORINO
Alain Platel ci dà un altro capolavoro assoluto, come ci ha da tempo abituati. Lo ha presentato nei giorni scorsi alle Fonderie Limone di Moncalieri nell’ambito di Torinodanza, anche se qui di «danza» in senso stretto ci sono solo una manciata di minuti (cosa che può procurare visibile sconcerto a qualche specialista del settore). En avant, marche! (che tornerà in Italia a fine ottobre, a Modena nell’ambito di Vie), col suo racconto apparentemente dimesso della vita di una banda, di paese o di qualche periferia, è in realtà una grande opera musicale. È infatti il suono, con le sue armonie...