Internazionale
Per l’ambasciatore ucciso in Congo avanza l’ipotesi «fuoco amico»
Oggi i funerali di stato di Luca Attanasio e del carabiniere Vittorio Iacovacci Di Maio: «Dall’Onu vogliamo risposte esaustive e in fretta». Per il giovane diplomatico anche la comunità islamica in preghiera: «Si era convertito in Marocco». Nel Nord Kivu intanto si volta già pagina con una nuova strage di civili
L'imbarco per il rientro in Italia all'aeroporto di Goma, capoluogo del Nord Kivu – Ap
Oggi i funerali di stato di Luca Attanasio e del carabiniere Vittorio Iacovacci Di Maio: «Dall’Onu vogliamo risposte esaustive e in fretta». Per il giovane diplomatico anche la comunità islamica in preghiera: «Si era convertito in Marocco». Nel Nord Kivu intanto si volta già pagina con una nuova strage di civili
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 25 febbraio 2021
I primi esiti dell’autopsia eseguita ieri al Gemelli su disposizione della Procura di Roma escluderebbero l’«esecuzione» di cui parla la ricostruzione ufficiale delle autorità congolesi. Per l’uccisione dell’ambasciatore Luca Attanasio e del carabiniere Vittorio Iacovacci, avvenuta lunedì scorso nel nord-est della Repubblica democratica del Congo, si fa un po’ più strada quindi l’ipotesi del “fuoco amico”. IN ATTESA DEGLI ESAMI balistici che seguiranno, per ora si sa solo che ad uccidere i due cittadini italiani sono stati 4 colpi esplosi da una certa distanza e da un Kalashnikov, dettaglio questo trascurabile perché è l’arma che nel Nord Kivu usano tutti...