Internazionale

R-evolution 2019. Nel segno delle donne

R-evolution 2019. Nel segno delle donneKhartoum, 10 aprile:Alaa Salah, 22 anni, studentessa di ingegneria e architettura, guida i canti di protesta durante una delle manifestazioni che hanno portato alla caduta del presidente al-Bashir in Sudan – Afp

Parla con lei Un anno di mobilitazioni sociali tuttaltro che virtuali, con assenza di una leadership in senso tradizionale e un forte protagonismo femminile in senso anti-patriarcale. Dal Sudan al Cile, dall’India indignata contro gli stupri alle marce guidate da Greta Thunberg per salvare il pianeta. Ricordando la lotta di Almaas Elmany, una voce pacifista zittita dalla guerra in Somalia

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 31 dicembre 2019
Il 2019 che abbiamo visto sfilare sulle strade di Algeria, Argentina, Bolivia, Cile, Colombia, Ecuador, Egitto, Francia, Guinea, Hong Kong, India, Iran, Iraq, Libano, Marocco, Russia, Sudan e via proseguendo fino allo Zimbabwe, è un mosaico complesso di mobilitazioni sociali particolarmente intense ed estese nel tempo, più tessere di quante se ne possano rimontare o fotografare in queste pagine. Som-movimenti con genesi, rivendicazioni, forme e obiettivi in parte comuni – lotta dura alle austerità liberiste e agli autoritarismi – e in parte non riducibili ad altro, se pensiamo alla variante cinese nel caso di Hong Kong, ai Fridays for future...

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