Internazionale
Recita batte politica, così la tv perverte la democrazia
Elettorale americana Da Kennedy contro Nixon nel '60, al centro i candidati e non i programmi. Come ha scritto Arthur Miller, «la stampa Usa è costituita da critici teatrali travestiti»
Donald Trump e Joe Biden durante il dibattito ospitato dalla CNN nei suoi studi ad Atlanta, Georgia, il 27 giugno 2024 – Francis Chung/POLITICO tramite AP Images
Elettorale americana Da Kennedy contro Nixon nel '60, al centro i candidati e non i programmi. Come ha scritto Arthur Miller, «la stampa Usa è costituita da critici teatrali travestiti»
Pubblicato 5 mesi faEdizione del 30 giugno 2024
Se il prossimo 5 novembre Donald Trump verrà rieletto, e con lui il fascismo dilagherà negli Stati Uniti, i cittadini americani dovranno ringraziare le loro reti televisive avide di ascolti, che dal 1960 in poi hanno inventato i dibattiti fra i due principali candidati alla presidenza, creando una perversione della democrazia che prima o poi doveva approdare alla catastrofe politica che sembra ormai inevitabile dopo il dibattito fra Biden e Trump di giovedì sera. Come ci si è arrivati? Era stato Arthur Miller, uno che di recitazione se ne intendeva avendo scritto decine di opere teatrali, ad accusare i giornalisti...