Politica

Riforme e Italicum, i piani del No

Riforme e Italicum, i piani del NoUna foto della campagna per il no al referendum costituzionale del 2006

Costituzione Costituito il comitato. Parte l’assedio su due fronti alla nuova legge elettorale. Il referendum sulla riforma rischia di diventare l’appello al popolo di Renzi. Giuristi e cittadini già partono. Il ruolo delle opposizioni

Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 30 ottobre 2015
Ci sono costituzionalisti (Azzariti, Bilancia, Carlassare, De Fiores, Ferrara, Pace, Rodotà, Rescigno, Villone, Volpi) e altre personalità (La Valle, Asor Rosa, Grandi) nel coordinamento per la democrazia costituzionale che ieri ha annunciato la nascita del comitato per il no al referendum confermativo. Al quale manca ancora un anno, ma gli avversari della riforma Renzi-Boschi hanno deciso di giocare d’anticipo. C’è una ragione: quando il disegno di legge di revisione costituzionale sarà approvato definitivamente in seconda lettura – ormai non ci sono incertezze né sui tempi né sull’esito – Renzi sarà lesto nell’intestarsi anche il referendum. «Decideranno i cittadini», ripete già...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi