Politica
Salis a Meloni: «Trasferitemi in ambasciata»
Il caso L’antifascista italiana da Budapest rilancia l’idea (impossibile) suggerita da La Russa: sicurezza in pericolo per le minacce neonaziste. In caso di elezione a Strasburgo scatterebbe l’immunità parlamentare
Il caso L’antifascista italiana da Budapest rilancia l’idea (impossibile) suggerita da La Russa: sicurezza in pericolo per le minacce neonaziste. In caso di elezione a Strasburgo scatterebbe l’immunità parlamentare
Pubblicato 6 mesi faEdizione del 6 giugno 2024
Ècon una lettera indirizzata alla premier Giorgia Meloni, al suo vice Antonio Tajani e ai ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi che Ilaria Salis nella giornata di ieri ha formalmente chiesto il proprio trasferimento nell’ambasciata italiana di Budapest per poter scontare lì i suoi arresti domiciliari. Alla base di questo appello ci sono motivi di sicurezza abbastanza palesi: lo scorso 24 maggio, durante l’ultima udienza del suo processo, infatti, il giudice Joseph Sos aveva incautamente rivelato l’indirizzo ungherese dell’antifascista italiana mentre in aula erano presenti tra gli altri alcuni militanti neonazisti, che hanno fatto poi arrivare l’informazione a un sito...