Internazionale
Sanità privata, proteste represse e crisi: il Libano è una polveriera
Epidemie La polizia aggredisce i manifestanti e distrugge le tende dei presidi. Il governo promette aiuti che non arrivano. Abbandonati a se stessi i rifugiati palestinesi e siriani, in condizioni igienico-sanitarie pessime
Protesta da un balcone a Beirut: "La quarantena è per la tua sicurezza non per distruggere la tua dignità" – Ap
Epidemie La polizia aggredisce i manifestanti e distrugge le tende dei presidi. Il governo promette aiuti che non arrivano. Abbandonati a se stessi i rifugiati palestinesi e siriani, in condizioni igienico-sanitarie pessime
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 21 aprile 2020
Il governo libanese adotta la linea dura per contenere il Covid-19. L’11 marzo vengono chiuse ufficialmente scuole e attività commerciali, anche se c’era già un fermo discrezionale da una settimana. Poi il 19 marzo l’aeroporto. I dati ufficiali contano a ieri 677 contagiati e 21 decessi. A prima vista, una risposta sorprendentemente efficiente, se non parlassimo di un paese che fa i conti con uno dei momenti più complessi della sua storia recente. Facciamo un passo indietro. In breve. Il 17 ottobre scorso scoppia in tutto il Libano una rivolta pacifica dovuta alla crisi economica più profonda dal 1970-75, periodo...