Cultura
Scomode memorie dal sottosuolo
PEDRO LEMEBEL «Di perle e cicatrici», dell’autore cileno, un titolo mai tradotto prima d’ora. Il volume fa parte di una trilogia di brevi cronache urbane risalenti al periodo della Concertación. Dieci minuti quotidiani che per anni lo scrittore ha occupato nell’emittente femminista Radio Tierra
Un fotogramma tratto dal docu «Lemebel», di Joanna Reposi (2019)
PEDRO LEMEBEL «Di perle e cicatrici», dell’autore cileno, un titolo mai tradotto prima d’ora. Il volume fa parte di una trilogia di brevi cronache urbane risalenti al periodo della Concertación. Dieci minuti quotidiani che per anni lo scrittore ha occupato nell’emittente femminista Radio Tierra
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 9 luglio 2019
Una giovane narratrice e un suo collega più anziano, popolarissimo in patria e appena approdato alla notorietà internazionale, si incontrano durante un avvenimento culturale e si scambiano battute pungenti ma affettuose. «Sei troppo grasso, Pedro» conclude lei, cercando di avere l’ultima parola, e l’altro, come sempre in abiti vagamente muliebri e tacchi alti, ribatte tenendosi la pancia: «Si vede così tanto che sono incinta di Bolaño?». A raccontare quel breve incontro è Lina Meruane in un articolo scritto in morte di Pedro Lemebel, scomparso nel 2015 a sessantadue anni per un cancro alla laringe, lui che, a differenza di tanti...