Scuola
Scomodo, l’informazione «slow» dei liceali romani è un mensile autofinanziato
Giornalismo Un magazine di approfondimento, rigorosamente su carta, con una redazione di 200 studenti in tutta la metropoli: "Non siamo apriori contro la rete che può essere utile e rivoluzionaria. Abbiamo bisogno di approfondimento e inchieste per spiegare il mondo che cambia". "La nostra militanza culturale in una città-deserto"
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Giornalismo Un magazine di approfondimento, rigorosamente su carta, con una redazione di 200 studenti in tutta la metropoli: "Non siamo apriori contro la rete che può essere utile e rivoluzionaria. Abbiamo bisogno di approfondimento e inchieste per spiegare il mondo che cambia". "La nostra militanza culturale in una città-deserto"
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 28 ottobre 2016
La copertina è di ZeroCalcare: uno studente assorbito dalla lettura del nuovo mensile dei liceali romani «Scomodo» trascinato da due poliziotti. «Scomodo» non è solo una rivista di inchiesta e approfondimenti, di racconto e passioni musicali, vecchie e nuove, ma un esperimento di massa. È un esperimento di massa. La sua redazione è composta da quasi 200 studenti-redattori. Lo si potrebbe definire un giornale-comunità. È stato ideato da Adriano Cava, Tommaso Salaroli e Edoardo Bucci e, considerati i numeri, ha prodotto un entusiasmo contagioso. Migliaia le copie stampate, costo 4 mila euro. Una somma raccolta nella prima «notte scomoda» organizzata...