Lavoro

Scontrinista alla biblioteca nazionale di Roma: «Pur di lavorare costretta al precariato estremo»

Scontrinista alla biblioteca nazionale di Roma: «Pur di lavorare costretta al precariato estremo»Federica, scontrinista alla Biblioteca nazionale di Roma – Francesco Capponi, "Quattrocento scontrini"

Intervista La visibilità ottenuta dalla protesta contro il lavoro mascherato dal "volontariato" ha provocato la sospensione della convenzione tra l'associazione Avaca e il ministero dei beni culturali. Parla Federica, lavoratrice a scontrino alla biblioteca nazionale di Roma

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 24 maggio 2017
Federica, lavoratrice a scontrino alla biblioteca nazionale di Roma, perché siete stati allontanati? È stata inviata un’ispezione dal Mibact per esaminare il caso e hanno interrotto la convenzione con l’associazione Avaca. È stata una manovra maldestra. Con le Rsu della biblioteca siamo andati dal direttore chiedendo di mettere per iscritto la sospensione. Ci hanno risposto che non ci spetta: siamo volontari, non lavoratori e di rivolgerci a Avaca. Di concorsi non se ne vedono e, in quanto «volontari», non rientrate nelle stabilizzazioni Madia. A cosa puntate? Abbiamo iniziato con la cooperativa Biblionova, un servizio esternalizzato e gestito con contratto e...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi