Internazionale
Strage di Kunduz, l’attacco «richiesto da forze Usa»
Afghanistan Quarta versione americana: siamo stati noi, ma ora l’inchiesta. Il massacro contro Msf nella città del nord afghano - dove si combatte - usato dai generali americani per chiedere un prolungamento della missione militare
La protesta dei pacifisti a Washington – LaPresse
Afghanistan Quarta versione americana: siamo stati noi, ma ora l’inchiesta. Il massacro contro Msf nella città del nord afghano - dove si combatte - usato dai generali americani per chiedere un prolungamento della missione militare
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 8 ottobre 2015
La battaglia per Kunduz continua, sul terreno militare e della propaganda. Ricapitolando: sabato 3 ottobre, nelle prime ore del mattino, un aereo AC-130 americano bombarda a più riprese, per circa un’ora, il centro traumatologico di Medici senza frontiere (Msf) nella città settentrionale afghana, contesa tra i Talebani, che l’avevano occupata lunedì 28 settembre, e le forze governative coadiuvate da quelle internazionali. Bilancio: 22 morti, 12 tra medici e operatori di Msf e 10 pazienti, tra cui tre bambini. Nelle ore successive il balletto delle dichiarazioni ufficiali. Sabato 3 ottobre, la posizione americana è equivoca: le nostre forze speciali erano sotto...