Lavoro
Strage sulla nave della morte, gli operai non dovevano stare lì
Morti bianche I sindacati puntano il dito sulla mancanza di sicurezza e sul rispetto dei protocolli
La nave Sansovino a Messina – Carmelo Imbesi / LaPresse
Morti bianche I sindacati puntano il dito sulla mancanza di sicurezza e sul rispetto dei protocolli
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 1 dicembre 2016
Alfredo MarsalaMESSINA
Gaetano D’Ambra, secondo ufficiale di coperta di Lipari; Christian Micalizzi, primo ufficiale di Messina; Santo Parisi, operaio di Terrasini, i tre marittimi morti sulla nave della Caronte & Tourist, ex Siremar, nel porto di Messina. Non avevano le tute, le maschere speciali e nemmeno gli strumenti necessari per gli interventi in «spazi confinati», come prevede la legge. I particolari sono emersi dopo l’intervento dei vigili del fuoco che hanno estratto i corpi. LA PROCURA ha aperto un fascicolo per omicidio plurimo colposo e lesioni al momento contro ignoti. Dalle testimonianze raccolte dagli investigatori è emerso un altro elemento inquietante che,...