Italia
Suicidio assistito, il Veneto amplia la platea di accesso
Una donna di 78 anni malata di cancro riceve il via libera dopo un iter di sei mesi. La signora "Gloria" è il secondo paziente italiano che ottiene in casa l’aiuto alla morte volontaria. Riconosciuti come sostegni vitali i farmaci oncologici mirati che la paziente assumeva
Un fermo immagine dello spot ufficiale della campagna dell'Associazione Coscioni per l'eutanasia legale – Ansa
Una donna di 78 anni malata di cancro riceve il via libera dopo un iter di sei mesi. La signora "Gloria" è il secondo paziente italiano che ottiene in casa l’aiuto alla morte volontaria. Riconosciuti come sostegni vitali i farmaci oncologici mirati che la paziente assumeva
Pubblicato più di un anno faEdizione del 25 luglio 2023
«La vita è bella, ma solo se siamo liberi. E io lo sono stata fino alla fine. Grazie». È l’ultimo messaggio che la signora “Gloria” (il nome è di fantasia: la famiglia chiede il rispetto della privacy e del proprio dolore), paziente oncologica di 78 anni, ha lasciato prima di morire suicida domenica mattina nel proprio letto, nella propria casa in provincia di Treviso, Veneto, attorniata dai propri cari e assistita dal consigliere generale dell’associazione Luca Coscioni, l’anestesista Mario Riccio, che l’ha seguita nell’ultimo anno dopo la richiesta di aiuto della donna sfiancata dal tumore. IL CASO DELLA SIGNORA “Gloria”...