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Tra archivio e ritratto, Loredana Antonelli
Intervista Pittura digitale, cinema muto e una formazione da autodidatta: colloquio con la videoartista che ha lasciato la ricerca universitaria per inseguire una sua idea di «aderenza»
Ritratto di Loredana Antonelli (foto di Sabrina Cirillo)
Intervista Pittura digitale, cinema muto e una formazione da autodidatta: colloquio con la videoartista che ha lasciato la ricerca universitaria per inseguire una sua idea di «aderenza»
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 9 ottobre 2021
Può capitare che una promettente sinologa laureatasi all’Orientale di Napoli abbandoni il suo territorio di ricerca per dedicarsi ad altro e cioè alle immagini in movimento. Loredana Antonelli da molti anni realizza music video, installazioni, e live visual per concerti e performance teatrali (inizia come Vj per un tour dei 99 Posse che durerà tre anni e a cui seguiranno numerosi live da Ellen Allien e The Martinez Brothers fino a progetti come ELEM, gruppo d’improvvisazione elettronica con Fabrizio Elvetico e Marco Messina, che da un po’ di tempo gira l’Italia mettendo in scena un reading multimediale de La macchina...