Alias Domenica
Una ipotesi perfetta per il falò delle vacuità
Frutti dell'incompetenza Contro Chomsky e contro Darwin, Tom Wolfe nel «Regno della parola» (Giunti) ha in un sol colpo scoperto l’origine del linguaggio: paleoantropologi, scienziati cognitivi, studiosi dell’evoluzionismo e filosofi del linguaggio possono tirare i remi in barca
Frutti dell'incompetenza Contro Chomsky e contro Darwin, Tom Wolfe nel «Regno della parola» (Giunti) ha in un sol colpo scoperto l’origine del linguaggio: paleoantropologi, scienziati cognitivi, studiosi dell’evoluzionismo e filosofi del linguaggio possono tirare i remi in barca
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 11 dicembre 2016
La scienza può tirare un respiro di sollievo: Tom Wolfe nel suo Il regno della parola (Giunti, pp. 192, euro 19,00) ha trovato il tempo e l’agio per dedicare il proprio ingegno a uno dei problemi più difficili con cui la scienza abbia mai dovuto confrontarsi. E, manco a dirlo, lo ha risolto. Senza perdere tempo negli oscuri meandri delle complicate analisi utilizzate dagli esperti del campo, in una limpida serata d’estate lo scrittore americano ha avuto l’intuizione giusta che gli ha permesso di afferrare «in un sol colpo» la chiave del mistero. Un mistero, a ben guardare, assai poco...