Internazionale
Un’isola della tortura a New York. «Rikers, chiudete quel carcere»
Sbarre e strisce Record di suicidi e diritti negati nella prigione che organizzazioni comunitarie come Freedom Agenda cercano da anni di mandare in pensione. «È l'ultima colonia penale Usa, troppo spesso la detenzione qui è una condanna a morte»
Darren Mack, con-direttore di Freedom Agenda, durante una protesta di fronte a Rikers Island – Millena Cecilia
Sbarre e strisce Record di suicidi e diritti negati nella prigione che organizzazioni comunitarie come Freedom Agenda cercano da anni di mandare in pensione. «È l'ultima colonia penale Usa, troppo spesso la detenzione qui è una condanna a morte»
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 23 novembre 2022
Continua a salire drammaticamente il numero dei decessi nella prigione di Rikers Island. Il complesso carcerario rintracciabile nell’omonima isola newyorkese a sole sette miglia da Central Park, conta il diciottesimo morto dall’inizio del 2022: si tratta del ventiseienne Gilberto Garcia, deceduto lo scorso 31 ottobre per una sospetta overdose all’interno dell’Anna M. Kross Center, la più grande struttura carceraria di Rikers. QUALCHE GIORNO PRIMA, il 22 ottobre, era toccato a Erick Tavira, 28enne in custodia dal 15 giugno 2021 che si è tolto la vita impiccandosi. Il suicidio è avvenuto presso l’unità di valutazione di salute mentale dell’edificio George R....