Lavoro
14 novembre: sciopero sociale, ieri presidio a Montecitorio
Stop Jobs Act «Vogliamo incrociare le braccia e le lotte: perché non vogliamo essere condannati per legge a una precarietà infinita; perché l’articolo 18 va esteso e non eliminato; perché tante partite Iva non possono subire un carico fiscale pesantissimo senza avere nulla in cambio»
Presidio ieri a Montecitorio dell'"agorà dei diritti e del welfare"
Stop Jobs Act «Vogliamo incrociare le braccia e le lotte: perché non vogliamo essere condannati per legge a una precarietà infinita; perché l’articolo 18 va esteso e non eliminato; perché tante partite Iva non possono subire un carico fiscale pesantissimo senza avere nulla in cambio»
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 23 ottobre 2014
Ieri a piazza Montecitorio a Roma l’«agorà dei diritti e del welfare» che raccoglie i movimenti e le associazioni impegnate nella costruzione dello sciopero sociale del 14 novembre ha tenuto un presidio mentre il Jobs Act è in discussione nella Commissione lavoro della Camera. «Ve lo ricordate il famoso “ce lo chiede l’Europa” di montiana memoria? – hanno detto i promotori dello sciopero – Ecco, con il nuovo corso di Matteo Renzi, saremmo addirittura noi precari, studenti, disoccupati a desiderare la riforma del mercato del lavoro nel senso della distruzione dei diritti acquisiti, Statuto dei lavoratori in primis. La narrazione...