Italia
150 naufraghi a bordo della Alan Kurdi: «Abbiamo bisogno di un porto»
Mediterraneo Italia e Malta negano l’autorizzazione allo sbarco con la scusa dell’emergenza sanitaria, ma è al vaglio del governo l'ipotesi di trasferimento dei migranti su una nave della Croce rossa dove tenerli in quarantena
Una delle due operazioni di soccorso della Ong tedesca Sea-Eye
Mediterraneo Italia e Malta negano l’autorizzazione allo sbarco con la scusa dell’emergenza sanitaria, ma è al vaglio del governo l'ipotesi di trasferimento dei migranti su una nave della Croce rossa dove tenerli in quarantena
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 8 aprile 2020
Nel Mediterraneo centrale c’è una sola nave umanitaria e da diverse ore è alla ricerca di un porto sicuro. Lunedì la Alan Kurdi, della Ong tedesca Sea-Eye, ha salvato 150 persone in due diverse operazioni. Nel pomeriggio di ieri i governi italiano e maltese hanno negato l’autorizzazione allo sbarco sulla base dell’attuale emergenza sanitaria. In serata, però, in un lancio dell’agenzia AdnKronos un «ministro di prima linea del governo Conte», di cui non è rivelato il nome, ha ventilato l’ipotesi del trasferimento dei migranti su una nave della Croce rossa italiana (Cri), che dovrebbe fare rotta su Palermo e ospitarli...