Cultura
16 ottobre, «Selezioni» al Maxxi
Performance La banalità del male nel progetto dell'artista Filippo Riniolo che sovrappone la gestualità dell'ufficiale nazista che decideva la vita o la morte dei deportati all'interfaccia dei social
Performance La banalità del male nel progetto dell'artista Filippo Riniolo che sovrappone la gestualità dell'ufficiale nazista che decideva la vita o la morte dei deportati all'interfaccia dei social
Pubblicato circa 3 anni fa
In occasione della ricorrenza del rastrellamento del Ghetto di Roma (il 16 ottobre del 1943 vennero arrestate 1022 persone), l’artista Filippo Riniolo ha presentato al Maxxi, Museo nazionale delle arti del XXI secolo, l’opera performativa Selezioni. Curato da Francesco Cascino e Micol Di Veroli, il progetto prende le mosse dallo sconcertante episodio della selezione ad Auschwitz, raccontato da Primo Levi in Se questo è un uomo: i prigionieri corrono davanti a un ufficiale nazista che in pochi minuti decide della loro sorte, semplicemente spostando a destra o a sinistra il foglio che gli viene consegnato. Un atto di banale burocrazia...