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1921, il ruggito incontenibile della «jazz era»

1921, il ruggito incontenibile della «jazz era»James P. Johnson

Storie/Cento anni fa si apriva un decennio fondamentale per la musica afroamericana Come il consenso di massa del genere andò di pari passo con il proibizionismo. Ecco il boogie

Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 28 agosto 2021
Il 1921, così come l’intero decennio, i cosiddetti Anni Venti «ruggenti» o «folli», consacra definitivamente il jazz come fenomeno di massa e nuova musica sia di intrattenimento eccitante sia di valore artistico: la «jazz era» – per usare una definizione ormai proverbiale del romanziere Francis Scott Fitzgerald – coinvolge dapprima le metropoli nordamericane, in seguito tanto l’immensa provincia statunitense, quanto il resto del pianeta, soprattutto nelle grandi città occidentali (e occidentalizzate). Sviluppatosi già alla fine del XX secolo, il jass – scritto definitivamente con la doppia zeta solo dai Twenties – per quasi un trentennio prospera nei quartieri proletari di...

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