Alias
1923, l’altra metà del blues
Storie/In ambito afroamericano si impone una forte presenza femminile «Ma» Rainey, Ida Cox, Bessie Smith Sara Martin. Voci politiche, dirompenti, in un anno cruciale
Bessie Smith
Storie/In ambito afroamericano si impone una forte presenza femminile «Ma» Rainey, Ida Cox, Bessie Smith Sara Martin. Voci politiche, dirompenti, in un anno cruciale
Pubblicato più di un anno faEdizione del 22 aprile 2023
Certi anni nella storia delle musiche che, in varia misura, complessivamente ascriviamo all’universo afroamericano, si portano appresso (loro malgrado) un’aura mitografica che li avvolge indelebilmente. Pensate al 1965 in cui cambia il rock, che diventa adulto, colto e spregiudicato in maniera diversa dal mero riciclo di cliché vitalistici del rhythm and blues a spasso per il pianeta, dopo essere stato contraltare necessario alla spietata e radiante velocità astratta dei bopper. Pensate al 1959, «l’anno in cui il jazz cambiò», secondo una fortunata definizione, con l’avvento di una pattuglia di creatori di rotture, di discontinuità estetiche, di nuove intuizioni che diventavano,...