Visioni
1969: guarda che luna. La memoria del teatro povero di Monticchiello
Palcoscenico In «Colòni» lo sbarco degli astronauti e le illusioni di emancipazione dei lavoratori nelle campagne toscane
Una scena da «Colòni» – foto di Emiliano Migliorucci
Palcoscenico In «Colòni» lo sbarco degli astronauti e le illusioni di emancipazione dei lavoratori nelle campagne toscane
Pubblicato più di un anno faEdizione del 3 agosto 2023
Gianfranco CapittaMONTICCHIELLO (SIENA)
Il bellissimo centro in Val d’Orcia, subito sotto Pienza, ci dà come ogni anno il suo racconto, gestito e interpretato dai suoi abitanti in una delle sue belle piazze. Colòni è quest’anno il titolo di quello che loro hanno sempre chiamato «autodramma», perché gli abitanti ne sono oltre che interpreti anche «autori», anche se ormai da tre anni per scrittura e «regia» portano il loro aiuto Giampiero Giglioni e Manfredi Rutelli. Ma rispetto agli ultimi tentativi, questa volta si può dire che il «teatro povero di Monticchiello» riconquista davvero la sua tradizione di maggior pregio, giocando sulla propria complessa memoria....