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1969, il respiro libero del jazz

1969, il respiro libero del jazzNell'immagine l'Art Ensemble Of Chicago

Storie/L’anno successivo alle contestazioni giovanili, il free esce dal recinto Usa e si apre al mondo Parigi, Lagos, Monaco. Ripensando ai centri propulsivi di un genere che nel nostro paese ebbe come primi protagonisti Mario Schiano e Giorgio Gaslini

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 23 novembre 2019
Non molti anni fa, il regista Ugo Gregoretti in un talk show – dove si proiettano filmati muti su studenti e operai in sciopero, a cui viene aggiunto, per la fruizione televisiva, una soundtrack posticcia con la voce angelicata di Joan Baez – nel dibattito a seguire, si arrabbia tantissimo, sostenendo che il «commento musicale» appropriato è da cercare tra i «rumori» (voci, slogan, cori, urla, tamburi, fischi, persino insulti) prodotti dalle folle in marcia con striscioni e bandiere rosse. Non ha tutti i torti, perché la rabbia sessantottesca – quella vera che fa prendere coscienza o posizione a migliaia...

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