Internazionale
A Belgrado la rabbia cresce insieme al rischio infiltrazioni
Covid bollente in Serbia Seconda notte di proteste di fronte al Parlamento. E Vucic insiste con il pugno di ferro. Nuovi focolai e misure restrittive: il presidente serbo accusato di aver mentito per andare al voto e poi incolpare i cittadini. Cresce il sospetto che la galassia nera stia provando a inquinare le manifestazioni di piazza
Belgrado, ancora scontri ieri davanti al parlamento serbo tra manifestanti e polizia – Ap
Covid bollente in Serbia Seconda notte di proteste di fronte al Parlamento. E Vucic insiste con il pugno di ferro. Nuovi focolai e misure restrittive: il presidente serbo accusato di aver mentito per andare al voto e poi incolpare i cittadini. Cresce il sospetto che la galassia nera stia provando a inquinare le manifestazioni di piazza
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 10 luglio 2020
Alessandra BrigantiBELGRADO
Sale la temperatura nelle piazze di Belgrado. Migliaia di manifestanti si sono radunati per la seconda volta nella piazza del Parlamento per protestare contro la reintroduzione di misure restrittive annunciate lunedì scorso dal presidente serbo Aleksandar Vucic per contenere la nuova ondata di contagi che ha colpito il Paese. [do action=”citazione”]Hanno mentito, è l’accusa. Le autorità avrebbero nascosto la reale situazione epidemiologica per andare alle elezioni e accusare poi i cittadini di aver abbassato troppo la guardia.[/do] IL FILM CHE VA SCENA è una replica della notte precedente. Il livello di scontro però si alza. Si ingrossano le fila delle...