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A Bologna qualcosa di sinistra. Anche dopo il voto

A Bologna qualcosa di sinistra. Anche dopo il voto

Amministrative La nostra è una proposta che, accanto all’opposizione al governo centrale e a quello regionale, vuole articolare anche sul piano bolognese progetti e programmi: in primo luogo diritti e salario dei lavoratori pubblici e privati; la centralità della sanità pubblica; un welfare fatto su misura delle esigenze delle persone e non dell’imprenditoria privata; la centralità del trasporto pubblico; il sostegno al mondo della cultura e dello spettacolo; una gestione del territorio al servizio della comunità e non dei costruttori e della speculazione

Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 9 settembre 2021
Bologna vista da lontano, nelle narrazioni spesso di parte, sembrerebbe l’ultimo bastione di una vecchia politica socialdemocratica. Il giudizio di Sinistra Unita per Bologna è però molto diverso. Chi ha amministrato la città nei decenni – e tuttora la governa – ha sposato da tempo la logica neoliberista, al massimo puntando a un capitalismo dal volto “quasi” umano. Il Pds-Ds-Pd locale ha seguito l’evoluzione della politica nazionale, anche con provvedimenti altamente simbolici: dalla privatizzazione delle farmacie comunali negli anni ’90 ai finanziamenti sempre più cospicui all’istruzione privata. Mentre nella città un tempo capitale della sinistra il mondo del lavoro è...

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