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A caccia di Pokémon
Verità nascoste La compenetrazione tra realtà virtuale e realtà materiale, l’ambizione dei cacciatori, ci porta sul piano di una complessità molto grande che mostra tutta la povertà concettuale del pensiero «tecnologico»
Verità nascoste La compenetrazione tra realtà virtuale e realtà materiale, l’ambizione dei cacciatori, ci porta sul piano di una complessità molto grande che mostra tutta la povertà concettuale del pensiero «tecnologico»
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 20 agosto 2016
I Pokémon sono esseri virtuali antropomorfi. Eredi tecnologicamente più avanzati degli eroi di Walt Disney. Grazie a un’applicazione, frutto della collaborazione tra Nintendo e Google, sono diventati l’oggetto di una caccia al tesoro mondiale. Il loro inseguimento, attraverso i cellulari, è un fenomeno di massa che va in scena nei luoghi più impensabili: da una strada in pieno traffico a una seduta analitica. L’ambizione teorica che sorregge la caccia ai Pokémon è fondata sul concetto della «realtà aumentata»: l’espansione virtuale del mondo reale. Questo concetto, inconsistente dal punto di vista epistemologico, la dice lunga sulla confusione mentale che convive, e...