Internazionale
A Caracas prove di golpe senza venezuelani
America latina Il presidente del parlamento Guaidò rivendica il posto di Maduro e si appella al popolo. Ma dietro ha solo gli Usa e il Gruppo di Lima. Trump starebbe già pensando di riconoscerlo come «reggente» ad interim ma la gente ha altre priorità: diversificazione dell’economia e lotta all’inflazione
Cadetti di fronte a un murales con i volti di Maduro e del presidente dell’Assemblea costituente Cabello – Afp
America latina Il presidente del parlamento Guaidò rivendica il posto di Maduro e si appella al popolo. Ma dietro ha solo gli Usa e il Gruppo di Lima. Trump starebbe già pensando di riconoscerlo come «reggente» ad interim ma la gente ha altre priorità: diversificazione dell’economia e lotta all’inflazione
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 17 gennaio 2019
Fervono in Venezuela i preparativi di un colpo di stato: un passo dopo l’altro, senza fretta, per quello che il docente universitario Clodovaldo Hernández ha definito, in riferimento al golpe del 2002 contro Chávez, un «11 aprile con il contagocce». Già l’11 gennaio, il giorno successivo all’insediamento di Maduro, Juan Guaidò, presidente dell’Assemblea nazionale controllata dall’opposizione, aveva gettato il guanto di sfida, rivendicando la sua facoltà di «assumere le competenze della presidenza della Repubblica perché lo dice la Costituzione». Ma, al di là dell’invito a una «mobilitazione di massa» per il prossimo 23 gennaio, il giovane deputato del partito di...