Alias
A casa con Liz Taylor
Intervista Un incontro americano con la fotografa Catherine Opie, in mostra nelle due sedi della galleria Lehmann Maupin. «Il mio contatto con lei? È nato da una coincidenza: avevamo il commercialista in comune»
Intervista Un incontro americano con la fotografa Catherine Opie, in mostra nelle due sedi della galleria Lehmann Maupin. «Il mio contatto con lei? È nato da una coincidenza: avevamo il commercialista in comune»
Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 30 gennaio 2016
Manuela De LeonardisNEW YORK
I tatuaggi, evidenti nei suoi autoritratti (incluso Self Portrait – Nursing del 2004 mentre allatta il figlio Oliver, esposto recentemente nella mostra milanese La Grande Madre curata da Massimiliano Gioni) sono celati sotto gli indumenti invernali che Catherine Opie (Sandusky, Ohio 1961, vive e lavora a Los Angeles) indossa in questo freddo gennaio newyorkese. La fotografa, nota per le sue indagini intorno al tema dell’identità, attivista fin dagli anni Novanta a sostegno della comunità Lgbt a cui appartiene, presenta nelle due sedi della galleria Lehmann Maupin – a Chelsea e Lower East Side – le più recenti declinazioni del suo...