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A casa dopo la tempesta

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American Sniper Ecco allora che emerge a poco a poco una figura tipica del cinema di Eastwood: il doppio/fantasma/senza nome

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 21 febbraio 2015
È subito chiaro in American Sniper che ad essere messo in questione è la posizione dello sguardo, nonché la sua responsabilità, e ancora: che cosa sia giusto vedere, come mirare giusto non tanto rispetto a un nemico presunto, che nel film assume continuamente lo statuto contraddittorio del nesso visibilità/invisibilità, rovesciando, quasi nonostante l’apparenza paranoica di implicare una costruzione del nemico, quel nesso nei confronti di se stessi, del ‘corpo che spara’ che nello stesso tempo è il ‘corpo che gira’ (evidente l’assimilazione tra to shoot come sparare e to shoot come girare, di diretta derivazione fulleriana). Non è tanto il...

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