Alias Domenica
A chi appartiene la città? Lascialo scritto sui muri
Alessandro Dal Lago e Serena Giordano, "Sporcare i muri. Graffiti, decoro, proprietà privata", Derive Approdi Gli autori interrogano diversi «writers» con l’idea di definire una forma sfuggente di antagonismo sociale. Il concetto di decoro non è assoluto e la pratica dei graffiti ne svela la matrice proibizionista
Un graffito di Bansky, artista, writer e regista inglese
Alessandro Dal Lago e Serena Giordano, "Sporcare i muri. Graffiti, decoro, proprietà privata", Derive Approdi Gli autori interrogano diversi «writers» con l’idea di definire una forma sfuggente di antagonismo sociale. Il concetto di decoro non è assoluto e la pratica dei graffiti ne svela la matrice proibizionista
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 18 marzo 2018
Il fenomeno dei graffiti urbani è qualcosa di molto complesso che non si può spiegare se non a partire dalla loro insita natura antagonista. Dalla violenta lotta senza quartiere tra poliziotti e writers newyorkesi negli anni settanta di tempo ne è passato. E benché sia vero che non tutta l’arte di strada è fuori legge, è altrettanto vero che ciò che di interessante ancora ne emerge è la reazione che provoca l’apparizione in città di un graffito «abusivo». L’emergere di nuove figure di contrasto e di dispositivi di legge contro gli «imbrattatori» dei muri sembra avere mitigato l’entità dello scontro...