Visioni

«A Classic Horror Story», metafisica del frammento celata nelle pieghe del genere

«A Classic Horror Story», metafisica del frammento celata nelle pieghe del genere

In streaming Disponibile solo su Netflix, un film dell'orrore italiano, di Roberto De Feo e Paolo Strippoli

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 22 luglio 2021
Spesso è proprio dal «genere» che passa la legittimazione del segno, che si tratti di letteratura o cinema, o musica addirittura; quella tensione non solo verso la narrazione, ma verso le ragioni stesse del narrare, mostrare: il racconto dei motivi, dei presupposti del racconto, dei meccanismi di formazione, deformazione delle immagini (e il genere non sta forse tutto nella deformazione del tratto, del sembiante, che sia comico o terrifico?), che inscrivono, nel lasso di tempo definito da un bagliore, da un fulgere e consumarsi di materia, di luce, un che di senso. Il lasso, l’intervallo, il tempo destinato a interrompersi...

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