Visioni
A Cormons il jazz torna a far discutere
Musica Se c’è una funzione di un festival è quello di fornire da sismografo, per quanto parziale, delle tendenze in atto. Questo accade a Jazz&Wine
Musica Se c’è una funzione di un festival è quello di fornire da sismografo, per quanto parziale, delle tendenze in atto. Questo accade a Jazz&Wine
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 1 novembre 2019
Flavio MassaruttoCORMONS
Se c’è una funzione di un festival è quello di fornire da sismografo, per quanto parziale, delle tendenze in atto. Da questo punto di vista la ventiduesima edizione di Jazz & Wine of Peace di Cormons sancisce la polverizzazione degli stili e la spinta centrifuga verso altre musiche. I concerti serali al Teatro Comunale hanno confermato l’involuzione di Bill Frisell, l’inossidabile carisma di John McLaughlin e la classe e l’eleganza di Dave Holland. Quest’ultimo con il suo Cross Currents Trio ha presentato il nuovo disco Good Hope, un progetto transculturale con lo specialista delle tablas Zakir Hussain e il sassofonista...