Internazionale
A Gerusalemme seggi solo a ovest: il 40% degli abitanti senza diritto di voto
Elezioni israeliane Simbolo della discriminazione interna, i suoi 340mila palestinesi sono apolidi: senza cittadinanza né diritti politici. Nella Città Santa si è giocata una fetta di elezioni, ma «l’unità» di cui parla Tel Aviv non riguarda i residenti
Elezioni israeliane Simbolo della discriminazione interna, i suoi 340mila palestinesi sono apolidi: senza cittadinanza né diritti politici. Nella Città Santa si è giocata una fetta di elezioni, ma «l’unità» di cui parla Tel Aviv non riguarda i residenti
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 11 aprile 2019
Su Gerusalemme si è giocata una fetta di campagna elettorale. Che Netanyahu abbia tenuto nonostante incriminazioni varie ed eventuali, il Likud lo deve anche alla narrazione intorno alla Città Santa e al regalo del primo sostenitore dell’estremismo del premier, Donald Trump. Meno di un anno e mezzo fa, con una dichiarazione che provocò la sollevazione palestinese, il presidente Usa riconobbe unilateralmente Gerusalemme capitale d’Israele. Sei mesi dopo, il 15 maggio 2018, ha trasferito l’ambasciata da Tel Aviv alla Città Santa. Eppure è proprio quella città – che la legge israeliana definisce «capitale unica e indivisibile» dello Stato ebraico – a...