Internazionale
A Kobane un funerale al giorno, ma i kurdi avanzano
Siria Le voci degli attivisti: «L'Isis attacca ancora, ma i kurdi sono vicini alla vittoria. Famiglie rifugiate a Suruc sono tornate a vivere in città». Ma da combattere c'è anche l'ostruzionismo turco
Combattenti kurde delle Ypj a Kobane – Reuters
Siria Le voci degli attivisti: «L'Isis attacca ancora, ma i kurdi sono vicini alla vittoria. Famiglie rifugiate a Suruc sono tornate a vivere in città». Ma da combattere c'è anche l'ostruzionismo turco
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 28 dicembre 2014
A Diyarbakir e Suruc c’è grande fermento. Le due città kurde a sud della Turchia non hanno mai interrotto le attività di sostegno a Kobane, la città kurda a nord della Siria: «Ogni giorno siamo costretti a celebrare il funerale di un combattente di Kobane – dice al manifesto Murad Akincilar, direttore dell’Istituto di Ricerca Sociale e Politica di Diyarbakir – Ma la speranza è forte». Tre mesi e mezzo di resistenza popolare hanno fatto di Kobane il simbolo della battaglia contro il fanatismo dell’Isis e gli interessi strategici dello Stato-nazione turco. La stampa mondiale ha concentrato occhi e orecchie...