Europa
A Malta l’aborto è un reato, ma si è aperta una breccia
8 marzo La rete «Voice for Choice», nata sull’isola un anno fa, combatte la legislazione più retrograda d’Europa. Le pene sono molto severe: le donne rischiano tre anni di prigione, quattro i dottori che le aiutano
Manifestazione delle donne di « Voice for Choice» a La Valletta
8 marzo La rete «Voice for Choice», nata sull’isola un anno fa, combatte la legislazione più retrograda d’Europa. Le pene sono molto severe: le donne rischiano tre anni di prigione, quattro i dottori che le aiutano
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 8 marzo 2020
Youssef Hassan HolgadoLA VALLETTA
Malta è uno dei paesi più religiosi d’Europa, in questo fazzoletto di terra sono presenti ben 359 chiese. Stando agli ultimi dati del Malta Sunday Mass Attendance Census 2017, pubblicato un anno fa, i cattolici sarebbero oltre l’84,4% della popolazione (circa 361.372 persone). Sull’isola il processo di secolarizzazione della società è lento e complicato, e per i maltesi l’accesso ai diritti civili è ristretto. Negli ultimi anni, svariate organizzazioni locali hanno dato vita a campagne di informazione per abbattere dogmi religiosi, stigmi sociali e leggi odiose. Quella sull’aborto, la più retrograda d’Europa, è tra gli obiettivi degli attivisti. L’8 MARZO...