Italia
A Messina il ponte antimafia dei 30 mila
Sicilia L’epicentro della giornata nazionale di Libera nella città dello Stretto. Insieme a don Ciotti in piazza centinaia di familiari delle vittime della mafia, Rosi Bindi e il presidente della regione Sicilia Crocetta. Mentre a Catanzaro venivano sequestrati alla ’ndrangheta beni per un valore di mezzo miliardo
Messina, alla Giornata della Memoria in ricordo delle vittime delle mafia – Lapresse
Sicilia L’epicentro della giornata nazionale di Libera nella città dello Stretto. Insieme a don Ciotti in piazza centinaia di familiari delle vittime della mafia, Rosi Bindi e il presidente della regione Sicilia Crocetta. Mentre a Catanzaro venivano sequestrati alla ’ndrangheta beni per un valore di mezzo miliardo
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 22 marzo 2016
Ezio TrasparenteMESSINA
Da sempre, in Sicilia, Messina è stata considerata la città «babba», un territorio che non era in grado di esprimere una malavita di adeguata credibilità criminale, a cui mancava la caratura adeguata agli standard di Cosa Nostra. Una pallottola in faccia ciascuno al giornalista Beppe Alfano, all’avvocato Nino D’Uva, al gastroenterologo Matteo Bottari ed alla diciassettenne Graziella Campagna, e l’ormai conclamata latitanza dorata di Nitto Santapaola a Barcellona Pozzo di Gotto, da anni raccontano un’altra storia. Se a Messina, dunque, la mafia c’è, è da Messina che in trentamila, il primo giorno di primavera, hanno ribadito quanto efficacemente sintetizzato da...