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A mezzogiorno di giovedì 19 marzo 2020
Divano Un silenzio che non muta, che durante la notte non è scalfito da rumore alcuno e resta intatto nelle ore inoperose del giorno, dinanzi alle vetrine dei negozi chiusi. Dai palazzi non una voce. Lassù, in alto, il profilo continuo dei cornicioni ritaglia una striscia di cielo senza nuvole che par riflettere il vuoto della strada.
Divano Un silenzio che non muta, che durante la notte non è scalfito da rumore alcuno e resta intatto nelle ore inoperose del giorno, dinanzi alle vetrine dei negozi chiusi. Dai palazzi non una voce. Lassù, in alto, il profilo continuo dei cornicioni ritaglia una striscia di cielo senza nuvole che par riflettere il vuoto della strada.
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 20 marzo 2020
Mezzogiorno di giovedì 19 marzo 2020 a Roma, in via del Corso deserta. Sul manto d’asfalto grigio, tra la duplice cornice degli stretti marciapiedi, si è posato da giorni un silenzio compatto. È giunto da lontano. Vi è entrato dalle vie laterali, proviene dall’ansa del lungotevere e ha attraversato i rami ancora spogli dei platani. È sceso dalle balze del Pincio espandendosi nelle corti alberate di via Margutta e refluendo dalla scalinata di Trinità dei Monti. Un silenzio che non muta, che durante la notte non è scalfito da rumore alcuno e resta intatto nelle ore inoperose del giorno, dinanzi...