Scuola

A Milano la Lega vuole un «call center anti-gender»

A Milano la Lega vuole un «call center anti-gender»

Ideologie La narrazione tossica, e un discorso inesistente, per colpire la scuola laica, pubblica e il pluralismo. Le opposizioni accusano: "un invito alla delazione", una caccia alle streghe. "I soldi possono essere investiti diversamente per creare lavoro"

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 23 dicembre 2015
L’ultima trovata della Lega al Consiglio regionale in Lombardia: stanziare 50 mila euro per creare un «call center anti-gender». È un altro tassello della narrazione tossica sulla quale l’estrema destra cattolica, insieme al fronte che preme per la privatizzazione della scuola pubblica e la sua riduzione a istituzione confessionale insiste da tempo. Le armi sono le stesse: istigare al sospetto, creare la caccia alle streghe, inventarsi un nemico: l’«ideologia gender», una categoria inesistente che minaccia l’educazione dei bambini nelle scuole. La proposta è stata presentata con un emendamento, firmato dal capogruppo leghista in consiglio Massimiliano Romeo, al bilancio 2016-2018. I...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi