Politica
A Padova il blitz contro lo sciopero sociale eclissa la mafia
Movimenti Misure giudiziarie contro attivisti dei centri sociali Pedro e BiosLab per gli incidenti avvenuti il 14 novembre, nello stesso giorno in cui la Dda di Venezia ottiene il sequestro del patrimonio immobiliare di Francesco Manzo, 70enne pregiudicato camorrista residente a Padova
Uno striscione dai cortei per lo sciopero sociale, 14 novembre 2014
Movimenti Misure giudiziarie contro attivisti dei centri sociali Pedro e BiosLab per gli incidenti avvenuti il 14 novembre, nello stesso giorno in cui la Dda di Venezia ottiene il sequestro del patrimonio immobiliare di Francesco Manzo, 70enne pregiudicato camorrista residente a Padova
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 31 gennaio 2015
Ernesto MilanesiPADOVA
Il «blitz» della Digos eclissa l’incubo delle mafie. Fa sempre più notizia il revival degli anni di piombo, nonostante la sicurezza delle infiltrazioni criminali nel mercato edilizio o l’indipendenza delle «cupole» inossidabili nella declinante capitale finanziaria del Nord Est. Cinque militanti del «movimento» si sono visti recapitare all’alba i provvedimenti del procuratore capo Matteo Stuccilli. Arresti domiciliari per un giovane studente, obbligo di dimora per gli altri con conseguente «espulsione» dalla città. In contemporanea, la Direzione distrettuale antimafia di Venezia ha ottenuto il sequestro preventivo d’urgenza del patrimonio immobiliare di Francesco Manzo, 70enne pregiudicato camorrista residente a Padova. La cortina...